- La storia del CISCU
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Il CISCU e la sua storia
Il CISCU (Centro Internazionale per lo Studio delle Cerchia Urbane) nacque per volontà di Giovanni Martinelli, allora Sindaco di Lucca, all’inizio del 1967.
Lo Statuto che il notaio Parducci redasse in quella data (14 gennaio) non fu una pur importante elencazione di obiettivi astratti; ma la conseguenza di un fatto che l’Amministrazione comunale di Lucca aveva compiuto e dell’accoglienza entusiasta che ne fece la gente.
Il 25 settembre del ’66 venne aperto, per ospitare la mostra intemazionale dei Comics, l’interno del Baluardo S. Regolo. Il sotterraneo da decenni ridotto a magazzino, apparve nel suo splendore e fu chiaro da subito che la riscoperta e la valorizzazione delle Mura come bene culturale della città erano in quel momento una necessità attuabile attraverso anche un’operazione culturale e civile, rivolta anche alla realizzazione di nuove occasioni di animazione delle Mura considerate nella loro complessità.
Per raggiungere queste finalità era opportuno un positivo rapporto con le esperienze che per la conservazione e l’uso avevano fatto, o stavano per fare, le altre «Città murate» esistenti non solo in Italia, ma in ogni parte del mondo.
Per questo fu creato il CISCU che ebbe, come suo compito statutario la valorizzazione delle Cerchia Urbane, come struttura viva ed attiva, operante nel tessuto cittadino. Grazie al contributo di studiosi ed amici della città, il CISCU, già nel corso del suo primo anno di attività, riuscì a segnare una presenza qualitativamente nuova che allacciava Lucca ai più vivaci ambienti culturali nazionali e internazionali.
Il CISCU ebbe come suo primo presidente, e fino alla sua morte, nel giugno del 1980, Giovanni Martinelli, poi David Rovai fino all’ottobre 1983, poi Guglielmo Lera fino al maggio 1988, poi Maria Eletta Martini fino al 1993, quindi Roberta Martinelli, alla quale fece seguito Giuliana Puccinelli dal 2001 al 2008 e infine Lorenza Caprotti che ha rivestito la carica fino al 27 Luglio 2015, giorno nel quale è stato eletto il presidente attualmente in carica: l'archeologo Enrico Romiti.
Le manifestazioni che fecero emergere maggiormente le specifiche funzioni del CISCU nell’ambito cittadino furono le esposizioni internazionali relative alle città fortificate alle quali parteciparono con materiali illustrativi, documentazione cartografica e iconografica, i principali centri murati dell’Europa.
Le mostre che si svolsero negli anni tra il 1967 e il 1971 permisero pertanto un primo e fondamentale confronto tra il caso di Lucca e le similari esperienze del continente dalla Spagna alla Polonia, dalla Francia alla Cecoslovacchia. Fu così possibile apportare un notevole accrescimento alla raccolta del nostro archivio dove venne collocato tutto questo interessante materiale documentario.
Nel 1968, accanto alla mostra antologica, furono realizzate, con un sforzo organizzativo che oggi più che mai appare straordinario, altre due esposizioni di particolare qualità scientifica: «Francesco di Giorgio e l’ingegneria militare del suo tempo» e «Città murate e sviluppo contemporaneo. Casistica toscana».
Queste mostre si tennero nei sotterranei dei baluardi San Martino, San Paolino e San Colombano che così venivano ad assolvere a un compito di luoghi di vita culturale della città.
La serie delle mostre è ripresa in occasione del ventesimo anniversario della fondazione del CISCU con l’interessante rassegna dal titolo: «Terre di confine. La cartografia della Val di Serchio tra dominio lucchese ed estense nei sec. XVIXVIII».
Con queste iniziative il CISCU si è caratterizzato come punto di incontro d studiosi provenienti da Università italiane e straniere che hanno trovato a Lucca la sede idonea per confronti, dibattiti e arricchimenti; tali sono stati i convegni promossi dal 1967 in poi sulla storia e la conservazione delle Mura, quelli biennali sulla storia urbanistica (1975/1979), il seminario su quali indagini siano necessarie per conoscere le cause del degrado delle Mura di Lucca (1985) e sulla cartografia storica (1987). Sono seguiti quindi il convegno Lucca dalle Mura ai Musei (1990) e i due incontri Esperienze di restauro: proposte, realizzazioni, tecnologie, il primo dedicato all’architettura e il secondo al paesaggio.
Una qualificata attività editoriale ha sempre accompagnato le iniziative del CISCU: quaderni, cataloghi delle mostre, atti dei convegni, studi sulle Mura e la città più in generale, hanno garantito una diffusione di notizie e di immagini del ricco patrimonio artistico cittadino in più circuiti culturali.
L’archivio del CISCU dispone di oltre cinquantamila diapositive risultato di una raccolta paziente e delle nuove iniziative (il concorso per fotoamatori 1989) che documentano lo stato delle fortificazioni della città e provincia di Lucca, e di altre città italiane e europee, e del mondo.
E ha ormai una buona documentazione bibliografica, raccolta in una biblioteca specializzata da inserire, speriamo prossimamente, nel «circuito regionale» delle biblioteche. Dalla seconda metà del ’89 esce «Le Mura»; un notiziario di informazione per i soci CISCU ma non solo per loro delle iniziative dell’Associazione per sollecitarne l’interesse e la partecipazione.
Un campo privilegiato dell’attività del CISCU è la sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti del bene storico e culturale rappresentato dalle Mura. Vanno in questo senso le iniziative rivolte ai giovani: sono ormai migliaia i ragazzi delle scuole elementari e medie che hanno partecipato, con l’aiuto indispensabile delle autorità scolastiche e degli insegnanti, al concorso annuale di studi, ricerche, ed elaborazioni grafiche, delle Mura di Lucca e, più genericamente delle «città murate» o delle «fortificazioni».
Un’attività culturale, quella del CISCU, non puramente accademica, ma con una dimensione civile importante. Era emerso chiaramente nel ricordo che il CISCU fece di Giovanni Martinelli nel 1987.
Nel 1978 l’Amministrazione comunale costituiva una commissione per il problema delle Mura con l’attiva presenza di diversi membri del consiglio direttivo del CISCU.
L’opera di sensibilizzazione sul tema Mura di Lucca nei due versanti cittadini e istituzioni per garantire al monumento e agli spalti il necessario ripristino e restituire alle Mura il ruolo di «parco pubblico della città», ha segnato indubbi successi: dalla manutenzione ordinaria, al divieto di utilizzare le Mura come via di traffico (ne comincia nel 1983 la chiusura sia pure saltuaria), all’aver contribuito ad inserire Lucca e le sue Mura in una dimensione nazionale ed Europea (tale è la natura dei finanziamenti FIO).
È importante che, quello che è stato fin dall’inizio implicito, si sia espresso, nel 1988 in una modifica allo Statuto che pone tra le finalità del CISCU (art. 2) la «collaborazione con Enti e Istituzioni Culturali che operano nei settori di interessi del Centro, e primariamente con quelli che, per i loro compiti istituzionali, incidono sullo studio, il restauro, la conservazione e la valorizzazione delle Mura di Lucca».
Se il Sindaco Martinelli aveva voluto il Presidente del Consiglio Moro, nel giugno 1967, per dare al problema Mura una dimensione nazionale (e Moro aveva risposto «bisogna progredire e conservare nello stesso tempo civiltà e storia»), il CISCU, di volta in volta, ha sensibilizzato il Comune, il Parlamento, il Governo, la Comunità Europea.
La validità della linea adottata di un rapporto di collaborazione, stimolo e coscienza critica dell’Amministrazione comunale, si è evidenziata in occasione del dibattito che ha appassionato la città nella primaveraestate del 1989 sull’ipotesi di utilizzazione di parte degli spalti per aree destinate a parcheggi sotterranei.
Il CISCU, in una apposita assemblea di soci, lanciò l’idea di una «pausa di riflessione» alla quale seguì, il giorno dopo, la «disponibilità» della Giunta Comunale ad «esaminare, insieme alla Regione Toscana, la possibilità di una diversa soluzione progettuale».
È stato assunto l’impegno a utilizzare una parte degli stessi fondi FIO per la sistemazione degli spalti, la ricalibratura di quelli rialzati rispetto a quelli originali, il generalizzato ripristino a verde, la sistemazione dell’antico sistema di smaltimento delle acque.
Il CISCU ha avviato una campagna di informazione sulla malattia che ha colpito i platani delle mura, con un’opera di sensibilizzazione delle Istituzioni e di coinvolgimento dei cittadini dal punto di vista culturale, ambientale, economico.
Come già nell’ottobre ’83, per alcune settimane, i cittadini furono sollecitati a scoprire e vivere le Mura («Magia delle Mura») altrettanto, con la collaborazione delle associazioni culturali e giovanili della città, potrà esser fatto per far realizzare, con la indispensabile distruzione degli alberi ammalati, e la loro sostituzione, la vita sulle Mura, parco e passeggiata della città, ma anche, come fu all’inizio del ClSCU, sede di incontri, di mostre, di concerti.
Nella primavera del 1994 il CISCU ha promosso una campagna di mobilitazione pubblica con l’obbiettivo della pulizia delle mura. Il suo appello è stato raccolto da centinaia di cittadini, riuniti in associazioni e anche venuti spontaneamente, che per sette domeniche si sono prodigati per restituire al nostro monumento il decoro necessario alla sua funzione di parco civico. La validità del lavoro fatto fu ben visibile sabato sette maggio quando migliaia di persone venute da tutta la Toscana si ritrovarono sulle mura per partecipare alla conquista del «Guinnes» della catena umana più numerosa.
Sull’onda di questo rinnovato legame tra la città e le mura nell’estate del 1996 ha fatto il suo esordio la manifestazione Luoghi di guerra in tempo di pace che ha visto l’attiva cooperazione di Amministrazione Comunale di Lucca, Azienda di Promozione Turistica, Ciscu, Cassa di Risparmio di Lucca. Momento significativo di questa manifestazione, che si è articolata su più spazi, è stato il recupero del sotterraneo del baluardo San Paolino dove è stata allestita la mostra interattiva Totale della Battaglia visitata da oltre diecimila persone.
La campagna di sensibilizzazione condotta dal CISCU ha avuto un importante riconoscimento dalla Regione Toscana che ha inserito le mura di Lucca nel suo programma di valorizzazione turistica.
Nel corso degli anni successivi numerose sono state le inziative del CISCU che sono state portate a termine con successo grazie agli sforzi di Presidenti e Consiglieri. Alcune fra esse sono particolarmente degne di nota come per esempio i tre cicli di incontri promossi da Giuliana Puccinelli intitolati Nove novelle, attraverso il quale si è inteso avvicinare alle Mura i giovani studenti delle scuole elementari e medie, grazie al racconto di favole ambientate in castelli e fortezze più o meno immaginarie.
Anche il ciclo di conferenze Sotto la Luna organizzate da Lorenza Caprotti hanno riscosso notevole successo fra il pubblico, in parte grazie alla fortuna dei temi affrontati, in parte per il calibro dei relatori invitati a esporre, ben conosciuti in ambito cittadino, fra i quali si ricordano il compianto Romano Silva, Giorgio Tori, Paolo Mencacci, Amelio Fara, Ugo Barlozzetti e altri ancora. Da non dimenticare infine un altro ciclo di conferenze Civitas: essere cittadino nel pensiero politico dell’Occidente che, organizzato da Giuliana Puccinelli, ha visto la partecipazione di studiosi di chiara fama, così come il convegno L’illusiuone della sicurezza: castelli, rocche e fortezze nella Lucchesia medievale ha consentito di fare un punto della situazione sugli studi che in questi anni sono stati portati avanti nella Provincia di Lucca.